Uso della terminologia tecnica in inglese nelle prima fasce: si o no?

L'uso della terminologia tecnica all’interno di una sessione di allenamento ricopre un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei giocatori a livello giovanile. Senza di essa, infatti, non si avrebbe la piena conoscenza dello sport che tutti amiamo, divenendo così giocatori “a metà”.
Inoltre bisogna osservare un fenomeno molto in voga in questi ultimi anni, ovvero la presenza sempre più preponderante degli “inglesismi” all’interno del vocabolario quotidiano in palestra e nella vita in generale; basti pensare ai concetti di handoff, tradotto come passaggio consegnato, ormai fondamentali nei vari sistemi offensivi dal livello giovanile a quello senior, o del termine “pick and roll”, ovvero una collaborazione offensiva basata su un blocco sul giocatore con la palla (pick), seguito da un taglio al ferro del bloccante (roll).
Per questa ragione ci si può porre una domanda: l’uso della terminologia, specialmente in lingua inglese, è utile o nociva nell’allenamento delle prime fasce del settore giovanile (esordienti, u13 e u14)?
Nella risposta a questo quesito si possono analizzare alcune motivazioni, tra le quali:
L’uso della lingua inglese sempre più in voga
Come accennato precedentemente, la lingua inglese è ormai presente in ogni qualsivoglia ambito della vita ed essendo la pallacanestro uno sport ideato e creato in un Paese di madrelingua inglese (Stati Uniti d’America) ha un'importanza fondamentale. Se si prova ad osservare un allenamento di squadre dei primi campionati di ogni Paese, specialmente nel continente europeo, si nota la tendenza di condurre sessioni interamente, o in gran parte, in inglese; questo avviene per l’enorme presenza di giocatori stranieri, per facilitare così la trasmissione di un concetto nella maniera più universale possibile.
Ovviamente nelle prime fasce del settore giovanile fare ciò risulta impossibile, semplicemente per il fatto che in età preadolescenziale risulta difficile possedere un livello madrelingua o comunque abbastanza elevato per poter sostenere un’intera sessione di allenamento in una lingua non propria; nonostante questo la spiegazione di alcuni concetti può essere racchiusa in “cue words”, efficaci sia per la gestione del tempo di allenamento da parte dell’allenatore che così facendo evita sprechi di minuti preziosi, sia per una comprensione e memorizzazione delle varie nozioni da parte dei giocatori, dando perciò ordine nella loro mente.
Inoltre le cue words sono utili anche per quanto riguarda una possibile traduzione: un esempio potrebbe essere la parola “post”; quando si parla di “gioco in post” si intende chiaramente un momento in cui un giocatore si trova vicino al ferro, generalmente dando le spalle al canestro (anche frontali allo stesso se si analizza questo concetto nella continua evoluzione dello sport), per giocare 1c1 individuale, utilizzando vari movimenti e conclusioni, o per collaborare con i compagni. In una sola parola, quindi, si racchiude un intero momento di gioco, fornendo perciò un aiuto in sintesi per giocatori ed allenatori. L’allenatore ha però il compito di mantenere una continua coerenza nell’uso della terminologia, evitando continui cambiamenti: una volta scelta la parola “quella è e quella rimane”, eliminando così possibili confusioni e misunderstanding.
L’esposizione precoce alla lingua inglese: utile o deleteria?
Sentire e usare parole in una lingua che non è la propria lingua madre in un contesto pratico come le sessioni di allenamento giornaliere è ormai una pratica di uso comune di molti allenatori di ogni livello e categoria; questo accade perché molti nel nostro movimento, e qui mi inserisco prepotentemente, utilizzano materiali di aggiornamento in lingua anglosassone o anche altri idiomi, togliendo il filtro della traduzione.
Nel settore giovanile, specialmente nel passaggio da minibasket a basket, questa modalità di lavoro ha un enorme potenziale: può infatti creare fin da “piccoli” una familiarità con la lingua principale del nostro sport, apprendendo le varie terminologie in “lingua originale” e stimolando la curiosità sia in ambito cestistico che in ambito linguistico. I ragazzi, infatti, potrebbero essere incentivati allo studio di una nuova lingua, competenza che personalmente ritengo essenziale in un mondo sempre più globalizzato; bisogna sempre tenere in mente che come allenatori abbiamo il dovere di formare PERSONE oltre che giocatori e facendo ciò si può creare un grandissimo momento formativo durante l’intera stagione.
Per formare i ragazzi all’apprendimento di nozioni in lingua inglese una possibilità valida potrebbe essere quella di introdurre il concetto scelto in lingua originale, traducendolo immediatamente in italiano; in questa maniera i ragazzi assoceranno a quella cue word un significato ampio e definito, in grado di arrivare immediatamente alla mente nel momento del bisogno. Un possibile esempio può essere la spiegazione della collaborazione “Dai e vai”; per finalizzare tutto quello che abbiamo descritto precedentemente si può introdurre la suddetta collaborazione con il nome inglese “Give and go”, spiegandola subito dopo in italiano. Così facendo i ragazzi avranno pronta nel loro cervello la parola inglese, stimolando così un pensiero multilingue.
In conclusione si può dedurre quanto questa scelta debba essere una scelta decisa e mirata allo sviluppo sportivo e cognitivo dei ragazzi, ponendoli di fatto al centro del nostro sistema educativo. La scelta di come educare i nostri ragazzi spetta solo e soltanto a noi. Se introdotto con gradualità questo modus operandi potrebbe risultare uno strumento efficace e chissà togliere qualche soddisfazione, tenendo sempre in considerazione il proprio essere e la propria metodologia lavorativa.
Postato da Mirko Monfredini

2022/23: Assistente gruppi Aquilotti NBB Mazzano, assistente Esordienti NBB Mazzano.
2023/24: Assistente Aquilotti NBB Mazzano, assistente Esordienti NBB Mazzano, assistente U13 gold NBB Mazzano.
2024/25: Assistente Esordienti NBB Mazzano, assistente U13 regionale Basket Gavardo, assistente U13 gold NBB Mazzano, assistente U14 maschile regionale NBB Mazzano, assistente U15 maschile regionale NBB Mazzano.
2025/26: Capo allenatore U14 Syrmia Basket.