1vs1 con variabili e vincoli

Allenare secodo l'idea del repetition without repetition.
1vs1 con variabili e vincoli

Da qualche anno a questa parte sto sempre di più allenando per variabili e letture anche nella fascia 11-12 anni. Sempre meno 1vs0 e sempre più 1vs1 con limiti, opzioni o vincoli... con l'idea del repetition without repetition.

La partita ha mille variabili di spazi, tempi, numero di giocatori presenti nelle vicinanze, angolazioni, ecc... deve essere così anche l'allenamento!

Nella fascia Esordienti/Under13, lavoro ogni allenamento sull'1vs1 in tutte le salse, da palleggio attivo o da ricezione...con zero file e tempo di recupero minimo.

Partiamo da un punto molto importante: non è facile cambiare le abitudini di un allenatore o istruttore (in fondo pensiamo di fare del nostro meglio in ogni allenamento ed esercizio!) ma credo proprio che un aspetto fondamentale, per il miglioramento nostro e dei ragazzi, sia il nostro mettersi in gioco continuamente.

Ed allora, aprire la mente e modificare i nostri esercizi preferiti e i nostri allenamenti è già un buon punto di partenza.

Vediamo un pò...

  • In tutti i giochi di 1vs1 utilizzo 4 regole (i ragazzi ormai lo sanno e si divertono un mondo):
  • "chi segna, regna!",
  • ogni volta cambio avversario
  • al massimo giocano due 1vs1 contemporanei (per evitare incidenti e per abituarli a guardare)
  • se vinco il possesso (segnando in attacco o recuperando la palla in difesa) DEVO ESULTARE FORTE altrimenti perdo il possesso.

A cosa servono queste norme?

A giocare con agonismo, a parlarsi ed organizzarsi per ripartire veloci (dato che non ci sono file), a giocare sempre contro avversari dalle caratteristiche diverse, a combattere la timidezza ed ad usare la voce, a prendersi in giro con i vari "And one!", "too small!" o modi di esultare che vedono nell'NBA. C'è chi vede questo punto dell'esultare come un'esagerazione... io lo vedo come uno spunto per loro di conoscere l'NBA, per gasarsi, per farsi 2 risate all'interno dell'allenamento.

1. Modificare SEMPRE le POSIZIONI di partenza degli 1vs1 (ala, guardia, punta, angoli, etc...). DIAGRAMMA "A" ma su 2 metà campo contemporanee (perfetto per gruppi di lavoro numerosi...e se invece sono solo 14-16 quanto è alto il numero di ripetizioni e di esperienze!)

Personalmente lascio scegliere a loro dove mettersi, l'importante è che non partano 2 volte di fila dalla stessa posizione (anche se al 90% delle volte si metteranno sempre in ala...chissà come mai!?) ma incentivo moltissimo a partire dagli angoli (magari dicendo che da quella posizione il canestro vale doppio) così dovranno usare angolazioni diverse per attaccare il ferro!

N.B.: Quante volte i nostri giovani atleti attaccano la linea di fondo in partita e si fermano dietro al canestro senza accorgersene?! Quante volte attaccano dalla punta e arrivando davanti al ferro non sanno allargare il braccio per usare la tabella?! Forse perché si sono trovati poche volte in questa situazione durante gli allenamenti!

2. Il passo successivo è modificare SEMPRE le DISTANZE (invece di metterli sempre subito fuori dai 3 punti). DIAGRAMMA "B" ma su 2 metà campo contemporanee.

Lascio scegliere a loro da che distanza partire: dentro o fuori dai 3 punti, vicino a metà campo, oltre la metà campo. Questo crea variabilità nel numero di palleggi da usare.

3. Utilizzo gli 1vs1 anche per allenare un pò anche le abilità motorie (spesso in queste categorie non c'è il preparatore fisico o vede i ragazzi solo una volta a settimana) ed ecco che qui entra in campo la fantasia dell'allenatore. Nei primi allenamenti lascio qualche idea sul tipo di 1vs1 (in piedi, in ginocchio, da terra....) poi li lascio liberi di inventare e ne vedrete delle belle (a volte gli stessi ragazzi mi hanno dato spunti incredibili!). Vedi fotografie.

4. Successivamente fornisco io dei VINCOLI, ogni volta diversi (ma scelgono sempre loro posizione e distanza di partenza e che 1vs1 fare):

  • si può attaccare solo con la mano debole
  • solo situazioni di 1vs1 in cui mi devo alzare da terra (poi scelgono loro se stare in ginocchio, supini, proni, in quadrupedia, etc...) e può essere con palleggio già attivo o con palla nelle mani (così insegnamo la regola che per alzarmi devo prima palleggiare)
  • si deve partire da palleggio attivo
  • si deve partire da situazione in cui i 2 giocatori si passano la palla (in mille modi diversi: vicini, lontani, tra le loro gambe, da sotto o da sopra...sceglieranno loro)
  • si deve partire da situazione in cui si salta o saltella con palla che gira intorno ad una parte del corpo (sceglieranno loro se a piedi pari, alternati, passi veloci o lenti e più alti...e quale parte del corpo)
  • si deve partire solo "da sgusciata" (schiena contro schiena)

E così via...

Ora sbizzarritevi... create e inventate secondo i vostri obiettivi (tecnici o fisici) da raggiungere... e lasciate anche libertà a loro di inventare. Per aumentare l'agonismo e la reattività metto la regola che ogni rimbalzo in attacco sono 2 piegamenti sulle braccia per la difesa.

Successivamente parlo di spazi nel fase di conclusione:
DIAGRAMMA "C": se due attaccanti si ritrovano nello stesso spazio, entrambi (o solo chi arriva dopo) perdono palla. Stimolare a cambiare idea/strada all'ultimo secondo con cambi di mano o tiri creando spazio (step back o step back laterale).

Spunti interessanti su questa metodologia basata su situazioni di gioco, variabili e vincoli vi consiglio di curiosare in Instagram sulle pagine di:

  • Alex Sarama (interessantissimi i suoi spunti e le sue riflessioni)
  • hoopin_mitch
  • triplethreatbasketballcamp
  • basketadn

Troverete tanti video ed esercizi molto utili ed efficaci!

Per qualsiasi dubbio o chiarimento, sono sempre disponibile alla mail richardlelli@libero.it

Buon divertimento!

Ti è piaciuto? Condividilo!

Postato da Richard Lelli

29

Romagnolo doc, dopo 8 anni come allenatore a Cervia-Cesenatico e responsabile organizzativo dei tornei e dei camp estivi di Eurocamp Cesenativo, approda alla Fulgor Forlì come responsabile minibasket, dei progetti scuola e del reclutamento.
Nel 2016 vive un'esperienza incredibile di 3 mesi legata al basket, nelle famose Università americane di North Carolina, Wake Forest e West Virginia.
Dopo l'esperienza americana One Team Forli lo nomina responsabile minibasket e scuole.
Dal 2018 allena a Granda College Cuneo, occupandosi di squadre Elite, Eccellenza e minibasket.
Dal 2015 è presidente di "Basketball Stars Camp", un'ASD specializzata in camp estivi in Italia, Spagna (col Baskonia) e Stati Uniti (coi Philadelphia 76ers e la Nike).