Progressione per la costruzione di una difesa a zona: zona dispari 3-2

Isolare le linee difensive per costruire una difesa a zona.
Progressione per la costruzione di una difesa a zona: zona dispari 3-2

Come nel precedente articolo sulla costruzione di una zona 2-1-2 tenderemo a concentrarci solamente sulla metodologia di costruzione di una progressione per l’introduzione di una difesa a zona dispari all’interno di un piano di allenamento. Nell’esporre la progressione sulla zona 3-2 non divagheremo sulle varie sue tipologie proponibili sul campo.

Riprendendo la metodologia esposta la scorsa volta partiamo quindi dalla fase globale, in cui spiegare attraverso una piccola fase di walk through quello che stiamo proporre.

Progressione

Ecco quindi un esempio per poter isolare le linee difensive e istruitrle:

Esercizio 1

Per preparare le competenze della prima linea utilizziamo l’esercizio in Fig. 1.

Proponiamo un 2c2 con appoggio. 5 farà l’appoggio e potrà quindi solo ricevere, mentre 1 e 2 saranno due attaccanti che non hanno però la possibilità di tagliare e di giocare 1c1 senza palla.

In questo esercizio vogliamo istruire i tre giocatori di prima linea, chiarendo la necessità di non tenere la palla in corsia centrale, in modo che sia x2 o x3 a uscire sulla palla e x1 possa quindi occuparsi di anticipare il lungo nello spot di post alto, se presente.

Mentre x1 caccia la palla già a metà campo saranno x2 e x3 a occuparsi di scoraggiare passaggi nella direzione di 5.

È importante anche spiegare quali sono le nostre preferenze per il giocatore di prima linea che si trova a difendere il lato debole (Vogliamo che scenda subito basso? Vogliamo che resti alto a “cacciare” ribaltamenti? Vogliamo che collassi sul post alto?), cosa che comunque istruiremo in seguito.

Esercizio 2

Proseguiamo inserendo x5, che al momento coprirà sia la funzione di “chiusura” di entrambi i difensori di seconda linea, in maniera da istruire questa sua prima competenza e rendere la situazione più realistica e giocabile facendola diventare un 3c3 a tutti gli effetti (Fig. 2).

Le limitazioni per l’attacco sono di non poter giocare al di sotto della linea del tiro libero e che i due esterni possono giocare senza palla soltanto scambiandosi le posizioni.

Ricordiamoci sempre di prevedere una fase di ripartenza a tutto campo per premiare le buone difese con fasi di gioco offensive, per rendere più dinamica la progressione.

Esercizio 3

Per allenare la seconda linea e le prime collaborazioni con la prima linea costruiamo un 2c2 con tre appoggi.

1, 5 e 2 sono appoggi. 4 e 3 possono attaccare solo dal palleggio e possono ricevere solo in angolo.

In questa maniera possiamo istruire l’uscita di 4 e 5 a chiudere l’angolo, con l’incombenza si alternarsi a presidio dell’area, senza dimenticarsi del pericolo rappresentato dal giocatore di post alto, che comunque in queste situazioni viene anticipato a guardia aperta da x1 (Fig. 3).

Esercizio 4

Nel quarto esercizio (Fig. 4) inziamo a giocare 4c4 togliendo 5 e x1 dalla situazione di gioco.

Vogliamo istruire il difensore di lato debole (in questo caso x3) a diventare difensore aggiunto di seconda linea quando la palla scende in angolo, x5 deve uscire sulla palla e x4 andare a presidio dell’area.

I quattro attaccanti possono muoversi senza palla soltanto per scambiarsi e possono quindi attaccare il ferro solamente dopo aver ricevuto.

Esercizio 5

A questo punto siamo pronti per gestire tutti e 5 i giocatori, ma prima di inserire tagli continuiamo a chiedere agli esterni di scambiarsi solamente sul perimetro, in modo di poter verificare tutte le collaborazioni di posizionamento fin qui istruite: 5c5 come in Fig. 5.

Esercizio 6

In Fig.6 iniziamo a complicare la vita alla difesa (ricordiamo: dal semplice al complesso) creando, in situazioni di 5c5 sempre più complesse, sovrannumeri con l’utilizzo di tagli flash e spaziature sul lato debole, dove sarà basilare la capacità di far collaborare la prima linea con difensore centrale di turno a presidio dello spot di post alto.

Conclusioni

La struttura della fase centrale è abbastanza adattabile alle varie idee di ogni coach. Gli esercizi possono e devono essere modificati, oltre che in funzione delle regole difensive che vogliamo dare, in base ai tipi di situazioni offensive che ritterremo di dover affrontare.

Complicare sempre di più il lavoro per la difesa (tenendo sembre presente le capacità e il livello dei nostri giocatori) è doveroso per lo sviluppo di una difesa effettivamente efficace.

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Postato da Davide Matteoni

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Istruttore Minibasket.
Allenatore squadre giovanili.
Allenatore squadre senior.
Libero professionista - Consulente del Lavoro.
Mastro birraio.