Idea di gioco in transizione con i lunghi
Coinvolgere nel gioco i lunghi, specialmente se ne disponete di buoni, è a tutt’oggi una necessità sempre più marcata ed inquadrarli in un sistema di gioco che li metta nelle condizioni di essere efficaci è indispensabile.Il gioco si è evoluto nel tempo e con esso anche le caratteristiche dei lunghi, le cui competenze tecniche e posizionali sono cambiate: se prima ai bigman era richiesto di muoversi entro pochi metri dal canestro dove dare sfoggio di movimenti in avvicinamento, oggi le loro abilità spaziano dalla capacità di gestire il pallone come playmaker aggiunti, a quella di poter tirare anche da lunghe distanze come guardie e mettere palla a terra fronte a canestro come esterni. E’ necessario guardare oltre lo stereotipo del “sei un lungo, giochi sotto”, perchè significa sfruttare una minima parte del loro potenziale.
Coinvolgere nel gioco i lunghi, specialmente se ne disponete di buoni, è a tutt’oggi una necessità sempre più marcata ed inquadrarli in un sistema di gioco che li metta nelle condizioni di essere efficaci è indispensabile: con difese sempre più accorte e strutturate non basta più dargli palla sotto e attendere che producano gioco, ma è doveroso cambiare gli spazi e soprattutto i tempi in cui farli ricevere con vantaggio.
Quando pensiamo a giocare con e per i lunghi è facile cadere nella tentazione di fondare il proprio attacco su giochi più o meno standard da eseguire a metà campo, ma è molto più lungimirante e produttivo prevedere un sistema di gioco dinamico che sfrutti appieno i vantaggi del contropiede e della transizione offensiva fino a sfociare in modo automatico in collaborazioni strutturate di attacco a difesa schierata.
Quella qui proposta è un'idea di transizione offensiva studiata per costruire un sistema di gioco incentrato sui lunghi.
Premessa
Partiamo dal presupposto che la nostra batteria di lunghi sia composta da giocatori complementari e dotati di doppia dimensione, interna e perimetrale. Non è una conditio sine qua non ma sicuramente è una buona base di partenza: avere lunghi a proprio agio spalle a canestro e sul perimetro permette all’attacco di essere un rebus inestricabile per la difesa. Ecco perchè in questo sistema di gioco il 5 e il 4 sono intercambiabili. Per semplicità con 5 dichiariamo il primo rimorchio, con 4 il secondo rimorchio.
La priorità è quella di fare contropiede quindi la prima parte della transizione offensiva è responsabilità degli esterni, se non riescono a generare vantaggi nei primi secondi dell'azione per canestri veloci e facili, giocano con i rimorchi.
Concetti Principali
Il pick & roll è un’arma decisamente potente per fornire ai lunghi le ricezioni dinamiche con cui vogliamo innescarli e creare le situazioni di gioco in cui coinvolgerli.
L’allineamento alto/basso (#1) tra i lunghi a seguito del pick & roll iniziale è la collaborazione principale che vogliamo costruire e la cosa da allenare con più frequenza e decisione in allenamento: il lungo che prende posizione in area deve sempre essere attraversato dalla linea immaginaria che collega la palla al canestro e lavorare per non concedere riferimenti alla difesa, offrendo la ricezione più profonda che può. L’altro lungo apre un triangolo immaginario con la palla ed il giocatore interno, per offrire una sponda attraverso cui mandare palla dentro o attaccare la difesa con tiro e partenza in palleggio.
Se i nostri due lunghi sono intercambiabili, ogni situazione di pick & roll può tramutarsi in una situazione di pick & pop (#2); in questo caso il lungo che non ha bloccato ruba lo spazio interno con un taglio flash a canestro a surrogare il mancato roll. Se invece abbiamo lunghi con caratteristiche agli antipodi possiamo decidere di far sempre rollare il 5, inteso come giocatore d’area puro, e far sempre poppare il 4.
Gli esterni collaborano in simbiosi con i lunghi e non devono essere spettatori ma parte attiva del gioco, sempre pericolosi e pronti a punire ogni distrazione difensiva se si presenta l’occasione. Quando questo succede, i lunghi devono mettersi nelle condizioni di collaborare con la palla (#3 e #4) senza essere d’intralcio e farsi trovare pronti sugli scarichi.
Ultima premessa, forse quella più importante, è che i nostri lunghi devono essere disposti a correre il campo, e farlo ripetutamente anche se non ricompensati a dovere per lo sforzo che compiono. E’ nel loro DNA cestistico toccare pochi palloni quindi devono essere sempre pronti a capitalizzare le occasioni che si presentano.
La transizione che abbiamo in mente di sviluppare riguarda tre casistiche principali:
- Un rimorchio davanti la palla. E’ la situazione ideale, ovvero con un lungo che corre davanti la linea della palla e sprinta da canestro a canestro.
- Entrambi i rimorchi dietro la palla. E’ una delle situazione che può verificarsi più spesso, in cui i due lunghi sono entrambi dietro la linea della palla.
- Nessun rimorchio. E’ la situazione di gioco più statica perchè qualcosa è andato storto nella transizione o la discesa verso la metà campo offensiva è stata rallentata da un buon rientro difensivo. E’ il preludio all’attacco a metà campo.
1. Giocare con un rimorchio davanti la palla
Se uno dei due lunghi corre il campo davanti la palla, diventa rim runner, ovvero occupa la corsia centrale e arriva fino a sotto canestro; l’obiettivo è giocare per farlo ricevere in posizione vantaggiosa prima che la difesa si schieri (#5). Può succedere con passaggio diretto del portatore di palla, o usando come sponde i due esterni che corrono sulle corsie laterali. E’ un’opzione che si “esaurisce” in pochi secondi per ricompensare la corsa del primo rimorchio che deve ricevere in posizione quanto più profonda possibile.
Se il primo rimorchio non riceve, libera l’area schiacciandosi sulla linea di fondo lato della palla, per aprire linee di penetrazione e/o di taglio ai compagni.
Il secondo rimorchio di conseguenza va a giocare un pick & roll dalla corsa (#6) con l’esterno che ha possesso del pallone mentre il primo, dopo essersi allargato, rimpiazza la posizione in punta.
2. Giocare con i due rimorchi dietro la palla
Se non c’è nessun lungo che ha corso davanti la palla la regola è che i rimorchi non devono correre lungo la corsia centrale ma allargarsi sulla linea laterale più vicina per poi convergere sul centro. In questo caso possono verificarsi 3 scenari plausibili:
1. I due lunghi corrono sullo stesso lato (#7) = double drag (#8), ovvero doppio pick & roll dalla corsa. Il primo bloccante rolla a canestro, il secondo bloccante fa pop in punta.
2. I due lunghi corrono su lati opposti (#9) = doppio pick & roll alto centrale (#10) per il portatore di palla che sceglie il bloccante il quale rolla a canestro, mentre l’altro rimorchio si alza in punta.
3. I due esterni corrono sullo stesso lato (#11) = doppio pick & roll alto decentrato (#12) per il portatore di palla con un blocco proveniente dal centro e uno che manda verso il fondo.
3. Giocare senza rimorchi
Se la situazione di transizione diventa particolarmente statica e/o a gioco rotto, l'obiettivo è non interrompere il flusso di gioco, fermare la palla e disporsi per chiamare un gioco organizzare, ma continuare a muoversi all'interno di regole di Motion Offense: uno dei due lunghi si posiziona al gomito alto della zona sul lato della palla per ricevere un entry pass, l'altro lungo si riloca su lato debole e blocca a scendere per l'esterno più vicino (#13).
Con palla al lungo al gomito si entra in un meccanismo di tagli e controtagli dettato dalla lettura del comportamento difensivo (#14).
Per ampliare il ventaglio di opzioni a favore dei giocatori è possibile inserire soluzioni di blocchi dividendo le collaborazioni tra collaborazioni basse (#15) e collaborazioni alte (#16). In questo semplice esempio di motion offense i lunghi continuano a essere una parte dominante dell'attacco trasformandosi in playmaker aggiunti e facilitatori di gioco, sempre pronti a sfruttare lo occasioni che si creano collaborando alto/basso tra loro.
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Postato da David Breschi
Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.