La Motion Offense dei Boston Celtics

Semplicità di esecuzione, flessibilità e sistema di gioco aperto per la squadra di coach Brad Stevens.
La Motion Offense dei Boston Celtics

Brad Stevens nonostante i soli 43 anni è da 7 stagioni uno dei punti fermi dei Boston Celtics. Le fortune dei "green", oltre a passare dalle mani di Jayson Tatum, Kemba Walker e Jaylen Brown sono dovute anche al sistema di gioco basato su Motion Offense che ha implementato il coach originario dell’Indiana.

Negli anni ha portato avanti la filosofia di gioco chiamata “Read & React”: l’obiettivo dei suoi giochi è provocare una reazione della difesa, leggerla e reagire valutando le opzioni di gioco che si creano con il movimento di palla e di uomini.

La motion offense usata dai Celtics in questa stagione ha uno sviluppo semplice, imperniata su pochi movimenti utili ad aprire il campo e entrare velocemente nelle situazioni di gioco per creare vantaggio ed esaltare le caratteristiche dei giocatori.

I Celtics sono costruiti su l'intercambiabilità: guardie e ali sono in grado di maneggiare e creare dal palleggio, attaccare il canestro e finalizzare su scarico mentre i lunghi sono atipici e perimetrali, a loro agio fronte a canestro e utili in fase di costruzione di gioco.

Il setup di partenza della Motion Offense di Stevens prevede 4 giocatori spaziati sul perimetro (due in angolo e due in guardia) ed un solo giocatore interno, che parte sul lato debole. E’ il classico schieramento tipico della Dribble Drive Motion (i cui concetti sono ricorrenti nel playbook di Brad Stevens) fusi a movimenti tipici della Princeton Offense.

Il portatore di palla (1) entra nel gioco spostandosi in palleggio verso la guardia opposta (3), segnale che indica a chi occupa quello spot di liberare lo spazio con un taglio diagonale, come da diagramma #1, che si conclude in angolo sul lato debole. 1 passa quindi all’esterno che sale in ala (2), poi taglia a sua volta in angolo sul lato forte. Con palla a 2, 5 salta fuori e cerca la ricezione tra la lunetta e l’arco dei tre punti per ricevere il pallone (#2).

Con palla in lunetta si entra nel cuore della Motion Offense con 5 ha la facoltà di cambiare lato o rimanere a giocare sul lato di provenienza della palla semplicemente spostando in palleggio verso l’uno o l’altro. 

La scelta di 5 innesca le varie collaborazioni, equivalenti su entrambi i lati del campo:

  • Il giocatore più vicino alla palla (4 nei diagrammi) corre incontro al pallone per giocare un handoff e attaccare il canestro (#3).
  • Se 4 è anticipato taglia backdoor (#4), 3 rimpiazza la sua posizione e duetta con 5.
  • Se 4 non gioca handoff ne taglia backdoor, scende a bloccare per 3 che leggendo la difesa e gli spazi può ricciolare o salire verso la palla (#5).
  • In ogni caso la collaborazione si conclude con un handoff o un pick & roll laterale mentre il giocatore che ha tagliato o bloccato (4) può scegliere di uscire in angolo lato forte o lato debole, dando opzioni diverse al gioco a due tra 3 e 5 (#6).

Se la difesa pressa 5 e nega il passaggio in punta, l’attacco si può organizzare in due modi:

  • 5 va incontro alla palla per giocare un pick & roll diretto o tiene impegnato il suo difensore in anticipo facendo velo alla palla (#7).
  • 2 può scegliere di passare il pallone in angolo (#8), e provare a rubare un canestro in dai e vai. Se il dai e vai non si concretizza, 5 va a bloccare la palla.

Se l’attacco non riesce a generare vantaggio i giocatori sono istruiti a rifugiarsi in collaborazioni veloci usando strumenti come gli handoff o gli handback per continuare a mettere sotto pressione la difesa (#9). L’imperativo e non permettere mai alla difesa di “resettare” ma tenerla sempre in movimento e punirla alla minima distrazione.

All’interno del meccanismo base di Motion Offense, nel tempo Stevens ha isolato alcune situazioni speciali per mettere certi giocatori nelle condizioni di giocare situazioni di gioco congeniali alle loro caratteristiche fisiche e tecniche: abbiamo isolato il gioco “basso” e il gioco “lato”.

Nella variante “basso” il giocatore che effettua il primo taglio diagonale anzichè uscire in angolo si arresta in post basso sul lato debole (#10) e non appena la palla arriva nelle mani di 5 sprinta in diagonale verso la palla per giocare un handoff con angolo piatto a uscire (#11). E’ una soluzione giocata principalmente per Jayson Tatum.

Nella variante “lato”, il giocatore che effettua il primo taglio diagonale non taglia sul lato debole ma si posiziona in post basso sul lato forte (#12). 5 riceve il pallone e lo ribalta, 3 sale in post medio e prepare il blocco shuffle per 2, poi insieme a 5 scendono a bloccare stagger per l’uscita in punta di 1 (#13). E’ una soluzione giocata principalmente per far uscire Kemba Walker dai blocchi.

Conclusione

Semplicità di esecuzione, flessibilità e sistema di gioco aperto sono il segreto di pulcinella dei Boston Celtics, squadra che gioca una delle pallacanestro più brillanti al mondo.

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Postato da David Breschi

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Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.