Teoria ed esercitazioni dell'1c1 fronte a canestro

Seconda parte dedicata all'1c1 da scarico.
Teoria ed esercitazioni dell'1c1 fronte a canestro

Questo articolo è la continuazione del precedente articolo dedicato all'1c1 fronte a canestro in cui l'autore ha introdotto l'argomento ed articolato le esercitazioni dell'1c1 da palleggio aperto.

1C1 DA PARTENZA (PIEDI GIA' RIVOLTI AL FERRO) 

Quello che definisco situazioni di 1c1 con i piedi già rivolti al ferro sono situazione di 1c1 che derivano ad esempio dal penetra e scarica o da palla passata sul perimetro dal pivot. In queste situazioni i piedi dell’attaccante saranno naturalmente rivolti già a canestro. E' fondamentale che la palla venga presa con i piedi... tutti i giocatori prendono la palla con le mani ma il dettaglio che fa la differenza è l’insegnamento dell’uso dei piedi. La ricezione deve avvenire con un arresto ad un tempo (più rapido), se l’attaccante per ricevere deve coprire un breve spazio potrà utilizzare dei passi laterali (scivolamenti) in caso invece di spazi più ampi da coprire dovrà eseguire o un cross-step o un passo omologo di inizio corsa con il busto verso la palla per poi ricevere con mani e piedi tramite un arresto ad un tempo. Nei diagrammi seguenti possiamo osservare una situazione di penetra e scarica (#19 e #20) ed una di palla in uscita dal post basso (#21 e #22). 

Come nella situazione di 1c1 in palleggio - ma più in generale, in ogni situazione di gioco - sarà determinante la capacità di lettura ed anticipazione, ovvero riconoscere lo spazio e la possibilità di attaccare con penetrazione centro/fondo, tiro sullo scarico o passaggio. Ogni allenamento deve contenere una parte tecnica con il fine dell’1c1 nel gioco (1c1 nel 5c5) ed inserire letture che allenino ciò che realmente si verifica sul campo con l'obiettivo di formare e migliorare il giocatore. E' importante precisare che dobbiamo dare due riferimenti molto importanti sull’1c1 e sulla difesa che recupera: il piede davanti del difensore è il riferimento dell’attaccante, con il piede davanti in mezzo ai piedi dell’attaccante dovrà  attaccare dove la difesa non può recuperare ovvero dietro le spalle, se il piede davanti invece si troverà su un lato lo spazio da attaccare sarà quello corrispondente (diagrammi #23 e #24).

Prima di passare agli esercizi è necessario fare una precisazione sulla posizione fondamentale: non credo di essere l’unico a pensare che insegnare la posizione di "triplice minaccia" non sia funzionale al giocatore a maggior ragione in un gioco sempre più dinamico e veloce. La palla a mio avviso nella posizione fondamentale deve essere tenuta davanti alla pancia (indicativamente davanti all’ombellico) in una zona neutra in cui i suoi spostamenti sono equidistanti (distanza nella partenza dello spostamento della palla dal centro al lato destro uguale a quella dal centro al lato sinistro a cui si aggiunge possibilità di tiro e finta di tiro mantenendo sempre il pallone in una posizione iniziale neutra che garantisce maggiori possibilità nella dinamicità del gioco). Tenere la palla davanti facilità l’1c1 in termini di tempo e funzionalità. Aggiungo anche una nota sui piedi, se osservate i giocatori che si arrestano per tirare e quelli che lo fanno per penetrare, noterete che la base di appoggio per il tiratore è più stretta rispetto a quella del giocatore che penetra, questo vuol dire che in assoluto non esiste un'unica posizione fondamentale ma esiste la posizione più funzionale al gesto. Negli esercizi quando farò riferimento alla posizione fondamentale lo farò seguendo questi principi. 

Adesso vediamo degli esercizi per allenare queste situazioni in cui sarà importante l’uso dei piedi, delle mani, oltre che della lettura spazio-tempo. 

Esercizio 1

I giocatori sono disposti tutti con palla sulla linea laterale in posizione fondamentale e spostano la palla dal centro (ombelico) al lato, spostando anche il peso del corpo da entrambi gli avampiedi al lato in cui la palla viene portata. In seguito possiamo far eseguire un passo di incrocio o omologo (spostamento palla + passo). 

Esercizio 2 

Posizionamento come esercizio 1 con il coach (o un compagno) che è posizionato davanti al giocatore con due palline da tennis. Quando vuole (tenendo le palline ad altezza delle spalle aperte) ne lascia cadere una delle due, il giocatore di fronte deve recuperare la pallina da tennis prima che cada a terra (o più facile dopo un rimbalzo) con un passo di incrocio. Le varianti del seguente esercizio sono:

  • a) il coach tiene le palline più dietro o più basse per far eseguire al giocatore un passo più profondo o più basso.
  • b) il giocatore ha la palla e palleggia.
  • c) i giocatori sono a coppie e uno dei due comanda decidendo di attacca uno spazio (dx o sx) con un palleggio (riferimento la spalla dell’altro), il compagno esegue un passo incrociato con un palleggio dalla parte opposta. 

Esercizio 3

I giocatori disposti in ala con la palla in posizione fondamentale (#25) attaccano incrociando e vanno a concludere con soluzioni a scelta del coach (arresto di forza, secondo tempo, lay-up, up-and-under ecc).  

Colgo l’occasione per aprire una parentesi fondamentale, il tipo di tiro che sceglieremo di far eseguire ai giocatori deve essere un fondamentale-strumento utile alla risoluzione delle problematiche che nell’esercitazione successiva proporremo. Mi spiego meglio, se decido di lavorare sul runner o floater (a seconda di come lo volete chiamare) dovrò prevedere nelle situazioni successive una lettura di cosa accede in area. Nel diagramma #25b potete osservare come l’attaccante superando il difensore non solo dovrà leggere lo spazio a disposizione ma dovrà osservare se l’area è occupata, il coach posizionato fuori dal campo potrà decidere se entrare o meno in area (area occupata runner, area libera layup). In questo modo avremo una DOPPIA LETTURA che servirà al giocatore in funzione dello spazio e della scelta di tiro. Successivamente - ma non è oggetto diretto di questo articolo - l’altro spazio che si creerà dopo un’eventuale aiuto sarà quello di un passaggio al compagno libero. 

Per cui la scelta della soluzione di tiro NON E' MAI CASUALE ma ha sempre una logica progressiva nel contesto dell’allenamento. 

Tornando all’esercizio, in progressione possiamo aggiungere la difesa guidata con un compagno o il coach dietro alla coppia attacco/difesa che porgendo una mano al difensore lo costringe a dargli il cinque sbilanciandosi e concedendo uno spazio all’attaccante.  

Esercizio 4 

L’esercizio (#26) è la progressione del precedente: l’attaccante lascia cadere la palla lateralmente e la recupera usando mani e piedi, questi ultimi che vanno verso la palla, partenza incrociata e soluzioni a scelta. Nel diagramma #27 invece troviamo l’inserimento della difesa guidata: in un primo momento il difensore dopo aver passato la palla lateralmente all’attaccante (che dovrà riceverla con mani e piedi) consentirà uno spazio, in un secondo momento invece recupererà mettendo contatto sul tiro ed infine si giocherà 1c1 agonistico. 

Esercizio 5 

In questo esercizio (#28) il giocatore in ala prima della partenza lavora sulla presa della palla. Ruota le mani mettendo prima la mano destra dietro e poi la sinistra (questo è utile anche nelle annate più piccole in cui è necessario apprendere come tenere la palla in mano evitando errori come quello più comune del "cameriere" ovvero il giocatore che tiene la palla con la mano con cui andrà a palleggiare sotto la palla), conclusioni a scelta del coach. 

Una possibile progressione di questo esercizio potrebbe essere quella disegnata nel diagramma #29 in cui si aggiunge un difensore girato di schiena (l’attaccante continua il lavoro di presa come nell’esercizio precedente) che girandosi dorsalmente concede uno spazio dietro le sue spalle, l’attaccante dovrà leggere dove attaccare. In progressione potremo far girare il difensore frontalmente (più veloce) con meno vantaggio per l’attacco e poi infine dargli la possibilità anche di lasciare lo spazio per il tiro (il segnale sarà due passi di corsa e giro per recuperare). 

Esercizio 6

Due file in ala con palla, il giocatore partendo un passo prima della linea dei 3 punti esegue un autopassaggio con arresto monopodalico (destro o sinistro), tiene la posizione per 3’’ e parte incrociato per andare a concludere, anche qui soluzioni di tiro a scelta del coach.

Esercizio 7

Due file in ala con palla, il giocatore partendo un passo prima della linea dei 3pt esegue un autopassaggio con arresto ad un tempo, da questa posizione sposta il peso del corpo sugli avampiedi, poi sui talloni cercando di sentire il proprio corpo forzandosi in una situazione di mancato equilibrio, ripete questo movimento 2 volte e parte incrociato per andare a concludere, anche qui soluzioni di tiro in base all’obiettivo. 

Esercizio 8 

Due file in ala con palla, il giocatore esegue saltelli avanti e indietro (ritmo avanti/indietro + partenza) lavorando sull’uso dei piedi (i saltelli devono essere rapidi, come diceva Bruno Boero è come se mi trovassi a piedi scalzi con davanti le ciabatte e dovessi mettere quest’ultime con un saltello), come userò i piedi sarà gran parte del vantaggio che riuscirò a procurarmi. 

Esercizio 9 

Due file in ala con palla, il primo giocatore in posizione fondamentale viene spinto lateralmente o frontalmente/dorsalmente dal compagno dietro, questo lavoro serve per la tenuta e l’equilibrio della posizione fondamentale, dopo un paio di spinte partenza incrociata e conclusione. 

Esercizio 10 

Quello che vedete nel diagramma #30 è un esercizio estremamente funzionale all’obiettivo, il giocatore con palla in mano eseguirà uno scivolamento laterale seguito da un arresto ad un tempo poi da questa posizione ripeterà lo scivolamneto e l’arresto tornando indietro, da qui partenza incrociata e tiro. Questo lavoro serve per imparare che in brevi spazi da coprire si usa lo scivolamento in associazione all’arresto a un tempo (ricordo che stiamo parlando di una situazione di scarico con piedi già rivolti al ferro). 

Esercizio 11 

Due file in ala con palla, il primo giocatore parte girato di schiena rispetto al canestro, esegue un saltello con giro di 180° e parte in palleggio con partenza incrociata. 

Esercizio 12 

Giocatori a coppie (#31), il giocatore con palla è dentro l’area dei 3’’, il compagno pronto a ricevere posizionato sui tre punti che esegue footwork. Se il giocatore con palla passa teso (a lato destro o sinistro) basterà un passo laterale e arresto 1 tempo, nel caso in cui sposta la palla su un fianco, questo sarà il segnale per coprire la distanza con un cross-step o passo omologo di corsa e ricevere per tirare sempre con un arresto ad 1 tempo. 

Esercizio 13 

Nell’esercizio (#32) vediamo una situazione di 2c2 generata dalla difesa in recupero. I difensori posizionati sui gomiti scivolando si scambiano la posizione e quando il coach grida "palla" devono andare a toccare il pallone in possesso del coach e recuperare sul proprio uomo (#33), l’allenatore in base al passaggio gestisce i tempi del recupero. 

Esercizio 14 

Nel diagramma #34 vediamo i due attaccanti bianchi in fila uno dietro l’altro in ala, i due difensori sono posizionati di fronte agli attaccanti con il secondo difensore un passo dietro al primo, la palla è in post basso in mano al coach. Quando l’altro coach posizionato dietro gli attaccanti fa vedere una mano il difensore più vicino dovrà andrare a toccarla, in quel momento gli attaccanti potranno sfruttare il momentaneo vantaggio. 

FINE SECONDA PARTE.

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Postato da Gabriele Pardini

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Allenatore Nazionale, Istruttore Nazionale Minibasket, FIBA Coach e componente del CNA regionale Toscana.
Esperienza come responsabile di settore giovanile e Minibasket.
In categorie Senior capo allenatore dalla serie C SILVER e GOLD fino alla serie B.