Transizione offensiva per un gruppo Under 16

Un'idea di transizione offensiva che racchiude tre percorsi diversi di sviluppo.
Transizione offensiva per un gruppo Under 16

Solitamente la categoria Under 16 rappresenta lo "scivolo" che porta la pallacanestro giovanile a intrecciarsi con la pallacanestro dei “grandi”: in questo senso iniziano a definirsi (tramite caratteristiche tecniche e fisiche) i ruoli, portando la pallacanestro a diventare più organizzata.

La transizione offensiva è uno degli strumenti più comuni usati per imprimere i primi contenuti tattici ai giocatori in una fase cruciale del loro percorso verso la pallacanestro senior.

Nella nostra idea la transizione offensiva, a contropiede primario esaurito, deve fornire tutti gli strumenti utili a produrre un flusso di gioco organizzato. Per noi organizzato non significa imbrigliare i nostri giocatori dentro movimenti rigidi, ma porre la nostra enfasi su poche regole che ci permettono, in modo veloce e autonomo, di entrare in alcuni scenari di gioco.

La base di partenza è il classico “5 fuori” senza vincolo di ruolo: incoraggiamo i giocatori, in base alla situazione e/o le proprie caratteristiche tecniche e fisiche, a occupare velocemente le 5 posizioni perimetrali. Non è un problema quindi se la punta, posizione generalmente occupata dal lungo, in certi momenti è occupata da un esterno, e in linea di massima, specialmente se siamo in situazione molto dinamica, non ci poniamo il problema che a portare la palla non sia il playmaker.

Nel momento in cui si arriva nella metà campo offensiva con lo schieramento indicato, prima ancora di entrare nello “schema” (parola che non ci piace tanto), vogliamo che i ragazzi leggano eventuali vantaggi da attaccare: ad esempio l'1c1 del giocatore con palla oppure quello senza palla del giocatore in punta che arriva come ultimo rimorchio (#1).

Se ciò non accade si entra nella nostra transizione che si dipana in tre opzioni principali. 

Opzione “Drag”

Nel primo scenario 5 va a bloccare sulla palla per 1 (#2). Sul pick & roll 1 attacca il centro, 5 rolla a canestro, 2 alza la sponda dietro la palla e sul lato forte 4 e 3 si scambiano/bloccano.

Restando coerenti al nostro principio di non avere ruoli ma di agire per competenze e con lettura, come regola generale per ogni blocco (sulla palla e lontano dalla palla) diamo una doppia lettura per avere sempre un giocatore interno e uno esterno: se 5 invece che rollare (leggendo un vantaggio o per caratteristiche perimetrali) si apre per fare pop, 2 anzichè alzare la sponda dietro la palla, ruba lo spazio a canestro (#3)

Opzione “Away”

Nel secondo scenario 5 decide di andare a bloccare sul lato debole per 4 (#4). Anche in questo caso abbiamo la doppia lettura del blocco con 4 che ricciola (o taglia backdoor) a canestro oppure riceve in punta, mentre il bloccante collabora aprendo il blocco verso la punta o verso il canestro per avere sempre una doppia linea di passaggio (#5).

Durante la stagione aggiungeremo un’ulteriore opzione, dando a 4 la facoltà di sfruttare il blocco di 5, oppure diventare il primo bloccante per lo stagger diagonale (#6).

A livello Under 16 non ci interessa lavorare più del dovuto sui tatticismi e letture dello stagger, ma lo usiamo come strumento per muovere i giocatori e innescare un qualche vantaggio, sicuri che sapranno sfruttarlo per mantenerlo/incrementarlo giocando senza palla. A livello più evoluto, possiamo invece vivisezionare il blocco stagger lavorando su letture più avanzate.

Opzione “Delay”

In questo ultimo scenario 5 riceve il pallone in punta (#7).

Oltre a poter giocare il suo 1c1 centrale dinamico (vantaggi immediati, massimo 2 palleggi per battere l’uomo), 5 ha la possibilità di scegliere il lato in cui giocare, rimanendo sul lato forte o cambiando lato (nostra soluzione preferita e per questo motivo nei diagrammi illustreremo questa opzione). Come 5 sceglie il lato, 4 gioca 1c1 contro il suo difensore diretto leggendo la difesa:

  • il suo difensore rimane aperto e/o non salta alla palla, prova a tagliare davanti (#8).
  • il suo difensore anticipa e/o salta alla palla, prova a rubare in backdoor (#9).
  • il suo difensore è in posizione che gli consente di difendere il taglio davanti e il backdoor, sprinta verso 5 per giocare un consegnato con cui creare vantaggio attaccando il canestro (#10).

3 collabora in base alla situazione che si crea: su taglio davanti o backdoor, si alza offrendo a 5 una seconda linea di passaggio, entrando anche in una situazione di blocco sulla palla finale, da dai e segui o handoff (#11), sull’handoff di 4 si comporta come in caso di pick & roll (#12).

Nel momento in cui il gioco ci porta all’opzione del consegnato/pick & roll laterale tra 3 e 5, possiamo aggiungere una sinergia per attivare i giocatori non coinvolti nel gioco a due: mentre 3 e 5 sono impegnati sul quarto di campo, 4 libera il centro area ma rimane attivo lasciando il centro area a disposizione di 2 che può (lettura di spazio e tempo) tagliare e sorprendere il suo difensore diretto (#13), presumibilmente flottato. Se il taglio di 2 provoca una rotazione difensiva che coinvolge il difensore di 4, quest’ultimo trasforma il taglio di 2 in un velo per la sua uscita in punta, altrimenti è 1 che rimpiazza lo spazio libero lasciato da 2 (#14).

Con una squadra evoluta, in un contesto di palla in punta, anzichè giocare sui tagli lontano dalla palla, possiamo strutturare collaborazioni più complesse basate su blocchi in allontanamento sul lato forte, sempre con la doppia lettura per bloccato e bloccante (#15) e l’eventuale gioca a due a chiusura con 5.

Priorità

L'organizzazione che ci da la transizione è molto flessibile: per noi diventa uno strumento pratico nel momento in cui la difesa si sta schierando ed è possibile abbandonarlo nel momento in cui riusciamo a creare vantaggio. In questo caso alleniamo i ragazzi a pensare "fuori dallo schema", facendo riferimento alle nostre regole di motion offense (sempre un passaggio in sicurezza dietro la palla, lavoro in opposizione dei giocatori interni, attaccare il closeout difensivo, ecc…) per incrementare e concretizzare il vantaggio.

Per quanto riguarda le priorità la nostra idea è quella, da stop difensivo con palla viva (palla recuperata o rimbalzo), di giocare le due situazioni più dinamiche e semplici da attuare dalla corsa, che sono il pick & roll (o pop) diretto o il blocco sul lato debole. Sono le situazioni che in termini assoluti possono offrire vantaggi immediati nei primi secondi dell’azione, qualora non ci fosse un'occasione di contropiede (inteso come sovrannumero 2c1, 3c2 o in alcuni casi 4c3) nell’intento di tenere sempre sotto pressione la difesa (non farla schierare, non farla accoppiare).

La situazione “Delay”, più farraginosa, ce la teniamo buona per quando usiamo la transizione da canestro subito o stop difensivo da palla morta. In quel momento abbiamo tutto il tempo e la lucidità per giocare tutte le nostre opzioni, oltre a mescolare le carte in tavola per non ridursi ad essere, alla lunga, prevedibili.

Per quanto riguarda il “chiamare” le opzioni, inizialmente vogliamo che i ragazzi comunichino tra loro, per organizzarsi, magari usando parole chiave o gesti (ad esempio il palleggiatore chiama il blocco sulla palla, oppure indica alla punta di andare a bloccare sul lato debole) per poi - con il tempo, le ripetizioni e l’affinamento di certi meccanismi - arrivare al punto che siano in grado di collaborare e organizzarsi in modo organico semplicemente leggendo difesa, nostri punti di forza e intuendo le intenzioni dei compagni.

Conclusioni

Sappiamo di aver messo molta carne al fuoco, ma abbiamo identificato in questa transizione lo strumento ideale con cui portare avanti i nostri obiettivi tattici (formare giocatori autonomi ma collaborativi in grado di leggere e reagire a ciò che hanno di fronte) fornendo un "sistema" in grado di sviluppare le loro capacità tecniche con e senza palla.

Prossimamente torneremo su questa nostra transizione illustrando un piano di allenamento che usiamo per allenare il decision making e le varie opzioni.

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Postato da David Breschi

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Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.