Migliorare la mentalità e il controllo motorio nel tagliafuori

Usare situazione di gioco per allenare il fondamentale del tagliafuori nel settore giovanile.
Migliorare la mentalità e il controllo motorio nel tagliafuori

Parleremo di un aspetto del gioco che passa quasi inosservato, che pochi addetti ai lavori notano (soprattutto nelle categorie giovanili) ma che potrebbe risultare determinante nella carriera di un atleta.

Direttamente da Wikipedia:

Il tagliafuori fa parte della tecnica di base (dei fondamentali) del gioco della pallacanestro.
Il giocatore realizza il tagliafuori quando con il proprio corpo riesce a frapporsi tra il canestro e il proprio avversario, costringendolo a restare a contatto con la propria schiena e impedendogli di andare agevolmente a prendere il rimbalzo. Conseguenza di un tagliafuori ben eseguito da parte di tutti i giocatori della squadra schierata in difesa è la cattura del rimbalzo difensivo, cioè del pallone che cade dal canestro per un tiro sbagliato da parte della squadra schierata in attacco.

Anche attraverso questa definizione ci sono già tanti motivi importanti per curare al meglio questo FONDAMENTALE spesso trascurato (o solo richiesto a voce durante la partita!).

MENTALITA’, CONCENTRAZIONE, FIDUCIA, CONTROLLO MOTORIO, TECNICA, LAVORO DI PIEDI, ABITUDINE AL CONTATTO, CAPACITA’ DI ANTICIPAZIONE, tutti aspetti che vanno al di là del semplice gesto tecnico del Tagliafuori, ma che possono essere molto utili per il miglioramento individuale del giocatore.

Per non parlare poi di DOMINIO dei TABELLONI, migliori STATISTICHE personali, di squadra e maggior NUMERO di VITTORIE, per quelli più legati alle statistiche.

Non è questione solo di centimetri, atletismo o fisicità

Tecnica, intelligenza, concentrazione e senso di posizione giocheranno un ruolo importantissimo nell’apprendimento e nel miglioramento di questo FONDAMENTALE aspetto del gioco utilizzato prevalentemente nella fase difensiva, ma attorno a cui possiamo creare giochi o esercizi utili anche in fase offensiva.

Come tutte le cose, per poterle fissare, per renderle un’abitudine, per prendere confidenza bisogna ripeterle ogni giorno, ogni allenamento e basta poco: proporre 1 esercizio ad allenamento, sia nelle categorie giovanili che senior, farà fare un grande salto di qualità ai singoli e al gruppo.

Diventerà un’abitudine, un marchio di fabbrica, una caratteristica dei vostri giocatori (per qualcuno, spesso i meno talentuosi o con meno punti nelle mani, diventerà un punto di forza!) e quindi della vostra squadra.

Spesso si sente dire che non c’è abbastanza tempo per lavorare su tutti gli aspetti del gioco in soli 3 allenamenti (la media settimanale di una squadra giovanile) e che ci devono essere delle priorità (spesso sono altre).

Ecco perchè mi piace “nascondere” il lavoro sul tagliafuori in situazioni di gioco, soprattutto nelle prime categorie giovanili, per abituarli al CONTATTO (in fondo il nostro Gioco è uno sport di contatto!) e alla CONCENTRAZIONE.

In molti di questi giochi ed esercizi porto anche idee viste negli Stati Uniti durante i nostri Camp estivi o spunti presi durante le visite ai playground più famosi di New York e Philadelphia.

In TUTTI GLI ESERCIZI bisogna martellare i giocatori sull’idea di PRENDERE i rimbalzi con 2 MANI! Se non lo fanno ci può essere una piccola punizione o la palla persa.

Nelle prime settimane dell’anno mi piace lavorare su quello che chiamo “controllo motorio aereo” (con richiami ogni 2 mesi circa perché cambiano la corporatura, i muscoli e la coordinazione degli atleti) con giochi divertenti sulle conclusioni vicino a canestro.

Esercizio 1

2 file davanti al tabellone nel cuore dell’area; buttare la palla al tabellone, prendere il rimbalzo e tirare al volo.

FOCUS:

  • PASSETTINI per prendere il tempo,
  • capire il TIMING del salto (quando la palla comincia a scendere) per evitare di essere scavalcati,
  • controllo del corpo e della palla in aria (non buttarla via o schiaffeggiarla) cercando di tenerla in mano fino all’ultimo momento.

Esercizio 2 (da U14/U15 in poi)

Idem, ma mentre si è in aria, cercare di ruotare il corpo verso il lato esterno del campo e provare a tirare al volo.
FOCUS: Torsione in volo in controllo, cercando di non perdere l’equilibrio nel momento dell’atterraggio.

Esercizio 3

2 file sulla tacca grossa, 45° rispetto al canestro, si parte alternati.
Buttare la palla al tabellone e provare ad andare a tirare al volo sul lato opposto.
Se mentre si lancia la palla al tabellone, entra per sbaglio nel canestro, provare comunque a tirare al volo.

FOCUS:

  • Passettini per prendere il tempo,
  • capire il TIMING e DOVE cadrà la palla,
  • non andare col corpo in fuori, ma VERSO canestro.

GIOCHI per TAGLIAFUORI su giocatore CON PALLA

Esercizio 4

2 file sulla linea di fondo nel prolungamento dello smile, 1 con palla e 1 senza.
Il giocatore con palla parte e esce dall’area oltre la tacca grossa opposta per tirare, il difensore prima di poter difendere deve toccare col piede la fine dello smile opposto.
Urlerà “tiro!” “contatto!” o a parola che preferite voi per codificare il tagliafuori e cercherà contatto fisico col tiratore. (Spiegare bene che non si può fare il tagliafuori mentre il tiratore sta scendendo dopo il tiro, è fallo!)

Se il difensore prende il rimbalzo, la sfida finisce; se lo prende l’attaccante si continua a giocare.

N.B.: Non c’è il fuori, se il tiratore segna, si gioca comunque!

FOCUS:

  • cercare il contatto con il tiratore,
  • andare verso la palla quando comincia a scendere.

VARIANTE PLAYGROUND: negli States, si gioca fino a canestro di uno dei 2 giocatori (senza bisogno di uscire dall’area, si può subito tirare).

Esercizio 5

2 file alla base dell’area, una esterna con palla, una interna senza palla.
L’attaccante lavora sul palleggio protetto in avanzamento verso il gomito dell’area mentre il difensore lo spinge col petto e le mani alte. Quando l’attaccante vuole crea spazio con uno step-back e tira. Tagliafuori della difesa. Se il difensore prende il rimbalzo, la sfida finisce; se lo prende l’attaccante si continua a giocare. Se il tiratore segna, si gioca comunque!

FOCUS: Riempire lo spazio creato dall’attaccante con lo step-back.

Sempre con possibile VARIANTE PLAYGROUND.

Esercizio 6

Difensore con palla sul tiro libero, attaccante davanti a lui; mancano 6 secondi e la difesa è a +1. Difensore consegna la palla e si gioca. L’attaccante deve riuscire a crearsi uno spazio per prendersi il tiro lungo la linea del tiro libero (non si può penetrare perché l’area è virtualmente piena!).

[esercizio valido anche per la verifica del lavoro fatto su fake shot dribble o esitazioni o step-back].

Se l’attaccante prende il rimbalzo in attacco prima della fine del tempo, si continua a giocare quindi il tagliafuori è FONDAMENTALE per vincere!

GIOCHI per TAGLIAFUORI su giocatore SENZA PALLA

Esercizio 7

Trenino a 3 sotto canestro; il primo con palla palleggia verso la linea del tiro libero col difensore proprio dietro di lui e si muove con palleggio protetto lungo la linea del tiro libero (FOCUS: occhi nello smile e palleggio protetto), il difensore crea una situazione di contatto (piccoli colpi sulle braccia e sul corpo e lo aiuta a migliorare ricordandogli i 2 focus!). Il 3° giocatore è sotto canestro che conta mentalmente fino a 8 ed esce oltre la tacca grossa con possibilità di scegliere il lato. L’attaccante, oltre a lavorare su palleggio protetto a testa alta, lavorerà anche sul timing del passaggio.

Chi riceve tira, il difensore esegue il tagliafuori e l’attaccante va a rimbalzo in attacco. Se il difensore prende il rimbalzo, la sfida finisce; se lo prende l’attaccante si continua a giocare. Se il tiratore segna, si gioca comunque!

Sempre con possibile VARIANTE PLAYGROUND.

Esercizio 8

Come esercizio 7, ma il tiratore esce in ala fuori dai 3 punti e dopo la ricezione attacca con un palleggio arresto e tiro verso il fondo. Questa variante permette di avere più tempo tra il passaggio e il momento del tiro, quindi il difensore deve stare più concentrato nel ricordarsi di eseguire correttamente il tagliafuori (e non di guardare solo il tiratore, come spesso succede).

Se il difensore prende il rimbalzo, la sfida finisce; se lo prende l’attaccante si continua a giocare. Se il tiratore segna, si gioca comunque! Sempre con possibile VARIANTE PLAYGROUND.

GIOCHI per TAGLIAFUORI su giocatori CON e SENZA PALLA

Esercizio 9

4 file: 2 sulla linea di fondo nel prolungamento dello smile (1 con palla e 1 senza) e 2 sui gomiti del tiro libero (gomito destro è attaccante, gomito sinistro è difensore).

Come in Esercizio 4, il giocatore con palla parte e esce dall’area oltre la tacca grossa opposta per tirare, il difensore prima di poter difendere deve toccare col piede la fine dello smile opposto. Contemporaneamente l’attaccante sul gomito destro si muove lungo la linea del tiro libero mentre il difensore deve riuscire a rimanere tra lui e il canestro.

La difesa urlerà “tiro!” “contatto!” o a parola che preferite voi per codificare il tagliafuori e cercherà contatto fisico col tiratore e con l’altro attaccante.

Se il difensore prende il rimbalzo, la sfida finisce; se lo prende l’attaccante si continua a giocare.

N.B.: Non c’è il fuori, se il tiratore segna, si gioca comunque!

FOCUS:

  • cercare il contatto con il tiratore,
  • andare verso la palla quando comincia a scendere.

VARIANTE PLAYGROUND: Si gioca fino a canestro di una delle due squadre (senza uscire dall’area dei 3 secondi). Questa variante è OTTIMA per imparare a giocare 2vs2 in piccoli spazi.

Per qualunque domanda o chiarimento potete sempre contattare Richard Lelli al 3490064556 o scrivendo a richardlelli@libero.it

Si ringrazia coach Josè Grosso per la creazione dei diagrammi.

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Postato da Richard Lelli

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Romagnolo doc, dopo 8 anni come allenatore a Cervia-Cesenatico e responsabile organizzativo dei tornei e dei camp estivi di Eurocamp Cesenativo, approda alla Fulgor Forlì come responsabile minibasket, dei progetti scuola e del reclutamento.
Nel 2016 vive un'esperienza incredibile di 3 mesi legata al basket, nelle famose Università americane di North Carolina, Wake Forest e West Virginia.
Dopo l'esperienza americana One Team Forli lo nomina responsabile minibasket e scuole.
Dal 2018 allena a Granda College Cuneo, occupandosi di squadre Elite, Eccellenza e minibasket.
Dal 2015 è presidente di "Basketball Stars Camp", un'ASD specializzata in camp estivi in Italia, Spagna (col Baskonia) e Stati Uniti (coi Philadelphia 76ers e la Nike).