La zona Match-up

Interpretazione e postulati di una difesa tattica
La zona Match-up

Vi presento alcune idee di interpretazione e applicazione della difesa match-up nella pallacanestro moderna, considerando essa un tatticismo, generalmente da alternare alla classica uomo individuale e alla zona pura.

Le esigenze che possono portare il nostro sistema squadra ad utilizzare la zona match-up possono essere molteplici:

  • Avere un’arma in più per “confondere” le idee e rallentare l’attacco avversario, soprattutto quando giochiamo contro avversari sulla carta più forti. Questa scelta può anche essere motivazione per i nostri giocatori a lavorare con più applicazione ed energia durante la settimana di avvicinamento alla partita stessa;
  • È comunque un'alternativa tecnica di squadra per far collaborare sul campo i nostri giocatori, privilegiando molto la comunicazione verbale;
  • È una scelta tattica che può incidere molto sulla gestione emotiva del match;
  • Può servire ad esaltare pregi o coprire difetti individuali dei nostri giocatori.

I postulati sui quali ci si basa per la costruzione di questa difesa:

  • La palla si accoppia a uomo 1vs1, definire aggressività e posizionamento (specialmente con palla sul lato)
  • Atteggiamento degli altri 4 difensori non sulla palla
  • Avere sempre un lato forte e un lato debole per la maggior parte dei 24” difensivi
  • Stabilire le regole sui tagli
  • Stabilire le regole su pick and roll di 4 e su pick and roll di 5
  • Stabilire le competenze a rimbalzo difensivo

Su questi postulati poi si adegua la difesa match-up in base al tatticismo (scouting dei giochi avversari per esempio) e/o alle caratteristiche dei nostri giocatori o di quelli avversari.

Entriamo ora nello specifico e vediamo, come esempio, alcune scelte che potremmo fare per caratterizzare la nostra zona match-up

Le caratteristiche della mia squadra sono:

  • 1 esterno rapido e aggressivo (playmaker)
  • 2 esterni di taglia con attitudine a usare il corpo anche contro giocatori più grossi
  • 1 numero 4 con caratteristiche da esterno più che da lungo ma con buon atletismo
  • 1 numero 5 d’area

Imposterò dunque la mia difesa chiedendo:

Al playmaker di accopiare subito la palla appena superata metà campo, mettendo pressione e spostando il palleggiatore dal centro o favorendo un passaggio di ingresso, indipendentemente dal nostro schieramento. Nel caso vogliamo scegliere di mostrare zona agli avversari da palla morta per far si che loro chiamino almeno la prima volta un gioco contro di essa, mi schiererò 3-2 con la punta, playmaker, pronta a rispettare la regola detta sopra oppure 2-3 con i primi due posti in verticale, a “L", per poter fare lo stesso.

Con la palla sul lato e in angolo, accoppio il giocatore che difende in quella zona e tengo “muro” scoraggiando l’uso della mano forte

Con la palla in post basso, stessa regola, 1vs1 e togliere il lato di mano forte.

Gli altri giocatori che non sono sulla palla devono avere un atteggiamento “aperto” a difendere “in 5 contro di essa” per coprire più spazio possibile in area. Il post basso lo tratteremo con le stesse regole della uomo (3/4 dal centro a spingere fuori), il post alto invece sarà di competenza dell’esterno davanti con atteggiamento a coprire la mano di ricezione scoraggiando il passaggio e stando attenti di non rimanere bloccati dallo stesso post alto nel caso di un cambio di lato della palla. Lasciamo sempre “libero” l’ultimo uomo di lato debole favorendo il riempimento dell’area.

Sui tagli VERSO LA PALLA: rompiamo/rallentiamo il taglio con la spalla esterna e lo SEGUIAMO rimanendo accoppiati; sui tagli IN ALLONTANAMENTO DALLA PALLA: rompiamo/rallentiamo il taglio con la spalla esterna e lo CONSEGNAMO ad un compagno di lato debole, tornando in posizione per un nuovo accoppiamento.

Sui blocchi sulla palla di 4: CAMBIO TRA GIOCATORI PERIMETRALI andando SOTTO con il cedente (in modo da rallentare con il corpo il roll o il pop e USCENDO FUORI con il ricevente ad accoppiare la palla; sui blocchi sulla palla di 5: difendiamo sempre con il nostro numero 5, CONTENIAMO ALTO per poi arretrare a protezione dell’area con l’esterno accoppiato con la palla che FORZA il blocco ed é competente del palleggio arresto e tiro dell’handler (in questo frangente gli altri tre non coinvolti nel pick and roll sono tutti con un passo in più verso la palla stringendo gli spazi e pronti a fare close-out se la palla esce sul perimetro.

  • Quando avviene il tiro a canestro dobbiamo tutti aver responsabilità di tagliafuori sull’avversario più vicino: la priorità è RECUPERARE LA PALLA! Non dare seconda opportunità e rinunciamo al contropiede. In caso di rimbalzo d’attacco degli avversari i seguenti 14 secondi la nostra difesa sarà a UOMO e sotto i 10 secondi CAMBIEREMO tutti i pick and roll da 1 a 5.

Per quanto riguarda l’allenamento di questa difesa durante l’annata, solitamente utilizziamo il 4vs4 per lavorare sui concetti base come 1vs1, comunicazione, qualità dei cambi, difesa sui tagli e tagliafuori ma prevalentemente privilegiamo il 5vs5 proponendo varie situazioni di gioco classiche su cui “aggiustare” i concetti:

  • Stagger verticale + stagger orizzontale (dove cambiamo da 1 a 4 i blocchi lontano dalla palla)
  • Floppy + motion (blocchi verticali e blocchi flare di 4 e di 5) 
  • Floppy + pick and roll lato (5/4) e pick and roll centrale (5/4)
  • Doppio post alto (adeguamento degli esterni alti sul lato di 4 e del nostro centro sul lato di 5)

Questo tipo di difesa necessita di giocatori che sanno leggere il gioco, svegli e capaci di adeguarsi rapidamente allo schieramente avversario, prendere iniziativa o comunque pronti a seguire al 100% l’iniziativa di un compagno. Più queste doti emergeranno dal gruppo più la difesa sarà efficace e l’attacco si troverà a dover fronteggiare sempre più situazioni diverse azione dopo azione, perdendo fiducia e fluidità.

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Postato da Fabio Bongi

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Ha iniziato la carriera da allenatore nel 1998 nelle giovanili del Pistoia Basket per poi diventare allenatore della prima squadra portata dalla C2 alla B1.
Dopo 3 anni come responsabile tecnico del settore giovanile di Cervia, e 1 stagione con le medesime mansioni e assistente a La Spezia in serie A1 femmininile torna a Pistoia nel 2008 rivestendo nuovamente il ruolo di assistente fino a giugno 2021. 
Dalla prossima stagione sarà assistente all'Aquila Basket Trento in serie A.