La Princeton Offense moderna dei Richmond Spiders. Parte II

Seconda e ultima parte riguardante l'attacco in transizione e i giochi offensivi a chiamata.
La Princeton Offense moderna dei Richmond Spiders. Parte II

Dopo aver analizzato la Motion Offense dei Richmond Spiders, in questa seconda e ultima parte andiamo a sviscerare come la squadra di coach Mooney esegue a metà campo i giochi offensivi restando fedeli ai principi cardine della Princeton Offense.

Early Offense

Semplicità e grande enfasi alle spaziature da tenere. Come detto, le “Open Series” sono un ottimo modo che Richmond usa per correre in transizione, ma non l’unico. Il pick & roll dalla corsa la fa da padrona, sia come “Pistol Action” (Frame 12) che come “Drag Action” del primo rimorchio (con angolo vuoto o pieno) che corre sul centro (Frame 13 e 14). Qualunque sia la natura della collaborazione in transizione, oltre che per generare vantaggi immediati da attaccare nei primi secondi dell’azione, l’obiettivo è quello di entrare dinamicamente in una delle tre “series” principali.


I Set offensivi

I giochi in attacco di Richmond sono strutturati attorno ai principi di Motion Offense illustrati nella prima parte. Quelli più ricorrenti e intriganti sono essenzialmente quattro:

  • il gioco "Head Tap" per un pick & roll laterale
  • il gioco "Fist" per un pick & roll/pop centrale
  • lo "Stagger Roll" per un doppio pick & roll alto
  • una variante delle Point Series per giocare una situazione di blocco al bloccante, che chiameremo "Point STS ATO"

"Head Tap"

Si tratta sostanzialmente di un pick & roll laterale con angolo vuoto, uno dei set offensivi più frequenti nelle partite degli Spiders, che può avvenire a chiamata o da lettura della Motion Offense. Se il play chiama il gioco battendosi una mano sulla testa (Frame 15) l'obiettivo è isolare è isolare velocemente il gioco a due su un quarto di campo selezionando “manualmente” i giocatori da coinvolgere. Di lettura Richmond nella collaborazione qualora il posto basso non riesca a ricevere in post basso, in post alto e il pallone raggiunga l'ala tramite vie perimetrali (Frame 16).

Creata la spaziatura, se 5 ha possibilità di ricevere, lo fa al gomito e gioca a due con 3 di handback o di backdoor (Frame 17). Se 5 non riceve prosegue per bloccare la palla (Frame 18). A giochi “rotti” ovvero se il pick & roll non da vantaggi diretti, si torna a giocare una delle series della Motion Offense.


"Fist"

Ovvero praticamente il pick & roll centrale, che anche in questo caso può essere innescato a chiamata quando il play mostra il “pugno” come segnale o di lettura se 5 proponendosi in post alto per le “Point Series” non riceve e continua la corsa per bloccare sulla palla (Frame 19). Come detto il pattern è quindi quello usato per le “Point Series”, con la differenza che sul velo per 5, questi continua per bloccare la palla con la doppia facoltà di rollare o di fare pop (Frame 20).

Se rolla (Frame 21), si gioca per mandare palla dentro a 5 ed entare nelle “Low Post Series” (Frame 22).

Se fa pop (Frame 23) il giocatore immediatamente dietro la palla (2 nei diagrammi) taglia a canestro per rubare. Il giocatore in angolo (4 nei diagrammi, spesso un giocatore di post basso) quindi stringe a piazzare un blocco di contenimento per 2 che esce in ala e proporsi in post basso (Frame 24).


Le “Stagger Roll Series”

Un doppio Pick & roll alto, o meglio, un pick & roll alto del bigman che rolla a canestro e un taglio sotto la palla di un secondo giocatore che fa pop sul perimetro (Frame 25). Escluse le soluzione primarie per chi rolla e chi fa pop (Frame 26), si torna a giocare dentro i meccanismi consueti di Motion Offense.


La “Point STS ATO”

Un gioco che è una variante della “Point Series” che si innesca sulla collaborazione “under” (ovvero il giocatore che passa al post alto, 1 nei diagrammi, e taglia a canestro) tramite ribaltamento per andare a giocare una situazione di blocco al bloccante. 1 taglia a canestro, cambia direzione e blocca cieco per 5 (Frame 27). Dopo il cieco sfrutta il blocco di 4 e chiude la collaborazione di blocco al bloccante (Frame 28).

Se non ci sono vantaggi 1 (Frame 29) chiama a bloccare sulla palla 5 (Frame 30) e da lì si rientra nelle collaborazioni di Motion Offense.


Conclusioni

Richmond è una Mid Major, ovvero una squadra che non appartiene alle conference più illustri del College Basket e come tale ha meno visibilità e molto meno appeal nel reclutamento dei giocatori.

Nel college basket in generale, e nelle Mid Major in particolare, la stella della squadra è spesso il coach, il quale diversamente dai giocatori che hanno una data di scadenza ben precisa (4 anni al massimo a meno di casi particolari), resta al timone per molto tempo e costruisce la sua pallacanestro.

Squadre come Richmond giocano quindi di sistema, ed i giocatori sono recrutati e sviluppati attorno ad esso, non il contrario.

Download

Ti è piaciuto? Condividilo!

Postato da David Breschi

1

Graphic & WebDesigner.
Allenatore di base.
Scrive di NBA per @lUltimoUomo.
Will Ferrell & John Belushi lover.