Guida alla Pack Line: Difesa sul post

Un estratto del nuovo libro di Raffaele Imbrogno "Dalla Point Zone alla Pack Line Defense" di prossima uscita, in anteprima assoluta per BasketballMinds.
Guida alla Pack Line: Difesa sul post
Come difendete sul post basso indica come difenderete in ogni altra posizione sul campo ed in ogni situazione di gioco.
Dick Bennett

La “Post Box Area” è uno spazio nella metà campo difensiva e non una posizione esclusiva di alcuni ruoli. In questa area devono sapere difendere tutti indipendentemente dalla loro altezza e dal loro peso. La “Post Box Area” è una delle aree cruciali per la “Pack Line Defense”. Insieme ed in modo strettamente correlato a come si difende sul perimetro, la difesa sul giocatore in post basso costituisce l’essenza di questa difesa.

La difesa sul post basso inizia già nella fase di transizione difensiva e sarà importante usare in modo regolare il proprio corpo per non far prendere posizione profonda dentro l’area all’attaccante, ma spingerlo fuori dalla “Post Box Area” e nel contempo avere costante visione della posizione della palla (diagramma n. 1). Con palla in punta si dovrà impedire la ricezione diretta in post basso (“Gut passes”); questo farebbe immediatamente saltare tutto l’impianto difensivo, concedendo un facile uno contro uno sotto canestro (diagramma n. 2).

Quindi il difensore si posizionerà sulla linea della palla, alto verso la palla (“On the line, up the line”), ad una distanza massima uguale a quella del proprio braccio steso (diagramma n. 3). X5 dovrà tenere i piedi in movimento (“Tutti i grandi difensori hanno grande movimento dei piedi nel difendere sulla palla!”) ed utilizzerà il proprio corpo per anticipare ogni azione di tagliafuori offensivo (“Duck in”) da parte dell’attaccante. Con palla passata in ala, X5 si posizionerà con forza in anticipo alto di ¾, spingendo l’attaccante con il proprio avambraccio verso la linea di fondo (”Smother the post”) e/o fuori la “Post Box Area” (diagramma n. 4). 

Se la palla, nonostante questo deciso posizionamento difensivo con il mento sulla spalla interna al canestro dell’attaccante, riesce ad arrivare in post basso, X5 dovrà immediatamente saltare dietro (“Pop back”) e posizionarsi davanti all’attaccante con tutte e due le braccia alte costruendo un muro (“Wall up”) davanti alla palla (diagramma n. 5). Importante per X5 sarà la ricerca del giusto tempo per eseguire questo movimento “Slip”.

Il tempo della palla in volo è il tempo per la difesa di prendere la corretta posizione difensiva in post basso (nella NCAA il regolamento impedisce al difensore di creare un contatto con l’avambraccio sull’attaccante schierato spalle a canestro in post basso con palla). Dick Bennett insiste molto sul concetto di corretto uso del tempo difensivo. A suo giudizio non è tanto una questione di velocità di esecuzione, ma di capacità da parte del difensore di vedere e anticipare cosa sta per accadere, e dopo avere chiaramente riconosciuto la situazione difensiva che si sta per creare agire in modo rapido. La visione del gioco riveste per Bennett un ruolo centrale nel suo sistema difensivo e come vedremo di seguito lavorerà molto con esercizi dedicati alla “Vision”. Se 5 non è un attaccante molto pericoloso in quella posizione, si resterà in difesa singola, altrimenti si utilizzeranno diverse soluzioni “Stunt”: da movimenti dei compagni sul perimetro a disturbare il post basso (“Chocking”), fino a portare dei decisi raddoppi sulla palla (“Trap”). Ma indipendentemente da queste scelte finali, il movimento di “Pop back” di X5 andrà sempre fatto con le stesse modalità e tempi. 

Se 5 decide di palleggiare verso canestro, X5 chiuderà lo spazio tra lui e l’attaccante, tenendo le braccia alte, senza indietreggiare, ma tenendo forte la sua azione di muro davanti alla palla (diagramma n. 6). Se 5 si gira per prendere un tiro, X5, sempre basso sul baricentro e con le braccia alte, chiudendo lo spazio del tutto (“Walk through the shooter”), andando faccia a faccia sul tiratore (diagramma n. 7). X5 non deve cercare di stoppare il tiro (questo se possibile sarà fatto da un compagno in aiuto), forzando l’attaccante a tirare sopra di lui.

Choke o trap in post basso

Come già detto, in caso di attaccante pericoloso, si può decidere di non tenere una marcatura singola in post basso e aumentare la pressione sulla palla dopo la ricezione dell’attaccante. 

Nel caso di un raddoppio, questo dovrà essere portato da un difensore schierato sul lato debole e preferibilmente dall’altro difensore interno (“Trap big to big”). Quindi mentre la palla è in volo per raggiungere 5, X4 si muoverà rapidamente per portare un raddoppio con X5, formando un angolo di 90°, evitando che 5 si infili tra i due difensori (diagramma n. 8). Sul lato debole il difensore dentro la “Pack Area” più vicino a 4 ruoterà su di lui. Sul lato debole il difensore dentro la “Pack Area” più vicino a 4 ruoterà su di lui, a protezione del canestro, mentre l’altro difensore va a coprire l’area della linea di tiro libero (“Nail”). I due difensori sul lato debole vanno quindi ad “affollare” l’area dei tre secondi. Il difensore su lato forte resterà vicino al suo attaccante (diagramma n. 9). Dick Bennett ha sempre utilizzato questa forma di raddoppio. Suoi “seguaci”, in base allo scouting degli avversari, hanno anche utilizzato raddoppi da parte di difensori impegnati sugli attaccanti perimetrali sul lato debole.

La seconda soluzione per aumentare la pressione difensiva sul post basso dopo la ricezione della palla viene dal lato forte (“Chocking”). Il difensore dell’attaccante in ala che passa palla in post, mentre la palla è in volo si stacca e si posiziona, basso sulle gambe, tra il proprio attaccante e la palla, con le spalle rivolte alla linea di fondo campo (così da vedere parte ampia della metà campo difensiva), eseguendo continue finte verso la palla (diagramma n. 10). Quanto X3 possa staccarsi verso la palla (in modo lungo “Big dig” o breve “Short dig”), dipende dalle capacità di tiro da tre punti dell’attaccante (questo è uno dei pochi dati statistici che Dick Bennett chiedeva ai suoi assistenti).

Questa difesa sul post basso di ¾ alta, come si vedrà, nel capitolo seguente sarà in stretta relazione sul come difendere sui giocatori perimetrali ed in particolare con il dover negare penetrazioni verso il fondo, nei confronti delle quali il difensore del post non potrebbe portare nessun aiuto. 

Difesa Pinch Area

Quando il giocatore interno sale dalla “Post Box Area” verso i due gomiti alti della lunetta (“Pinch Area”), X5 si posizionerà sulla linea di passaggio a contatto petto sulla spalla interna dell’avversario (diagramma n 11). Se 5 si allontana dall’area dei tre secondi uscendo dalla “Pack Area”, X5 lo marcherà come vengono marcati tutti i giocatori perimetrali, tranne se 5 si muova per portare un blocco sulla palla, come vedremo in seguito.

Difesa contro i tagli flash

Sui tagli flash di 5 dentro la “Box Post Area”, X5 deve anticipare in modo deciso ogni passaggio. Evitare il più possibile tagli davanti di 5, che porterebbero a facili ricezioni e facili canestri, lottando per tenere la posizione di anticipo ¾ il più possibile. In casi di difficoltà in questa situazione dinamica e di forza, X5 potrà per brevissimi periodi tenere anche una difesa completamente frontale su 5. Il tutto evitando di commettere falli. Appena 5 si muove, X5 andrà in modo regolare a prendere contatto con l’attaccante con il proprio avambraccio (diagrammi n.12 – 13).

Esercizi per la difesa nella Post Box Area

Esercizio “Wall Up”

Giocatori disposti come da diagramma n. 14. L’allenatore lancia la palla sul tabellone sul lato di 4; questi cattura il rimbalzo e contemporaneamente X5 si posiziona tra lui e il canestro con braccia alte costruendo il muro difensivo. 4 non tira ma passa palla all’allenatore che di nuovo lancia palla sul tabellone, ma questa seconda volta sul lato di 5. X5 esegue la stessa reazione difensiva (diagrammi n. 15 – 17). Continuità. 

Esercizio “Tre sul perimetro ed uno contro uno interno”

Giocatori disposti come da diagramma n. 18. Palla in ala e X5 in anticipo ¾ alto. X5 deve spingere in modo regolare 5 fuori dalla “Box Area”. Sul passaggio di 2 per 1, X5 si stacca da 5 e gioca sulla linea di passaggio alto verso la palla. Sull’eventuale movimento “Seal” di 5, X5 reagisce evitando il tagliafuori offensivo senza farsi spingere troppo alto verso la palla così da non concedere un facile lob di 1 per 5. Sul secondo passaggio di 1 per 3, X5 rompe il taglio di 5, portandolo fuori dalla “Box Area” sempre in anticipo di ¾ alto (diagrammi n. 19 – 20).

Esercizio “Tre sul perimetro e due contro due interno”

Giocatori disposti come da diagramma n. 21. Mentre i tre perimetrali ribaltano palla, X4 e X5 devono muoversi per non far ricevere palla dentro la “Box Area”. 

Prima variante: 4 e 5 possono tagliare sul ribaltamento della palla, ma non bloccarsi tra di loro. Seconda variante: il post sul lato debole taglia flash in post alto (diagrammi n. 22 – 25). Terza variante: cross screen (la difesa su questo blocco interno all’area verrà analizzata nel capitolo dedicato alla difesa sui blocchi).

Esercizio “Trap big to big”

Giocatori disposti come nell’esercizio precedente. Se la palla viene passata in post basso, il difensore sul lato debole porta rapidamente un raddoppio sulla palla. L’attaccante ripassa palla sul perimetro e si torna in difesa ognuno sul proprio attaccante schierati in relazione alla posizione della palla (diagrammi n. 26 – 27). La palla viene ribaltata per 2 che passa a 5. Adesso è X4 ha portare il raddoppio su 5. Continuità.

Esercizio “Tre contro tre sul perimetro e due coach in post basso”

Giocatori schierati come da diagramma n. 28 (il posizionamento dei perimetrali verrà approfondito nel capitolo seguente). Quando la palla viene passata ad uno dei due allenatori schierati in post basso dopo essere passata in ala (diagramma n. 29), i difensori perimetrali si muovono come in presenza di un raddoppio “big to big”: X3 rimane vicino a 3, X2 protegge il canestro (“Rim”) e X1 la zona di post alto (“Nail”) come mostrato nel diagramma n. 30. Sul passaggio verso il perimetro si ruota nelle posizioni di competenza dei difensori perimetrali (diagramma 31). 

Esercizio “Quattro contro quattro: Trap dal perimetro o Choke”

Giocatori disposti come da diagramma n. 32. Dopo il passaggio in ala (diagramma n. 33) con palla passata in post basso, X2 si stacca dal proprio attaccante (brevemente “Short Dig” o di più “Big Dig” in relazione alle capacità di tiro da tre punti di 2) per disturbare 4 (diagramma n. 34). Su indicazione dell’allenatore nella medesima situazione X3 porta un raddoppio sulla palla, mentre X2 rimane faccia a faccia su 2 e X1 protegge l’area (diagramma n. 35).

Esercizio “Cinque contro cinque”

Situazione di gioco finale dove allenarsi di nuovo su quanto visto finora, con gli attaccanti statici in un primo momento poi liberi di muoversi con tagli ma non con blocchi (diagramma n. 36).

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Postato da Raffaele Imbrogno

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Allenatore nazionale ed allenatore IV livello Europeo conseguito presso la Scuola dello sport.
Laureato in Scienze Statistiche ed economiche.
Insegnante a contratto da 20 anni presso La Facoltà del Foro Italico di Roma.
Formatore nazionale del CNA.
Match Analista con le nazionali maschile e femminili senior e con svariate nazionali giovanili.
Ha scritto tre libri: Il training camp dei Boston Celtics, The Swing Offense e The Princeton Offense per Calzetti Mariucci per il quale è uscito anche  Dalla Point Zone alla Pack Line defense.